GIURIA CRITICA 2022
LARA FREMDER
Sceneggiatrice
Nata Milano dove vive e lavora. Collabora con Studio Azzurro, realtà internazionale di ricerca artistica con cui scrive, fra gli altri, i soggetti e le sceneggiature dei film L'Osservatorio Nucleare del signor Nanof, Il Mnemonista, le drammaturgie delle opere video Camera Astratta, Kepler's Traum, Acqua, Fuoco e Terra omaggio a Tarkovskij e i testi dell’opera museale Testimoni dei Testimoni. Ha scritto i soggetti e le sceneggiature di film presentati in concorso a Locarno, Cannes, Venezia. Fra questi, diretti da Marco Bechis Alambrado, Garage Olimpo, Hijos, Birdwatchers-la terra degli uomini rossi. Fra gli altri film scritti Visos di Giovanni Columbu, Iqbal film di animazione diretto Michel Fuzzellier e Babak Pajami vincitore di numerosi festival internazionali, i documentari Nacion Mapuche di Fausta Quattrini- miglior documentario al 25 Torino Film Festival - Il viaggio di Laura di Matteo Born, Monsieur Pigeon di Antonio Prata. Chi mi ha incontrato non mi ha visto di Bruno Bigoni. In produzione il film di animazione Un Viaggio a Teulada di Nicola Contini, Gerusalemme città invisibile di Lara Fremder, Rocco- boxing with my father di Teresa Ierapoli. Ha scritto e diretto come regista Blue Sofa vincitore del Grand Prix al Festival International du Court Mètrage de Clermont Ferrand e il cortometraggio Santa Fe. Insegna scrittura cinematografica alla Scuola Civica di Cinema Luchino Visconti di Milano e al Conservatorio Internazionale di Scienze Audiovisive Cisa di Locarno.
ALESSANDRO REDAELLI
Regista e montatore
Alessandro Redaelli è diplomato in montaggio all'Istituto Marcello Dudovich e laureato in nuovi media alla scuola civica di cinema Luchino Visconti. È regista e montatore dal 2009, ha diretto e montato svariati cortometraggi e lungometraggi distribuiti a livello internazionale (Shock - My Abstraction of Death; Pray for Diamonds; POE Pieces of Eldritch, Red Krokodil, House of Ravens). Il suo debutto alla regia nel lungometraggio arriva nel 2017, con Funeralopolis - A Suburban Portrait, un documentario d'osservazione prodotto da K48 e distribuito da Rai Cinema. Il suo secondo film è Game of the Year, l'epica storia del mondo dei videogiochi in Italia, vincitore del premio "miglior film" al Biografilm Festival 2021. Il suo terzo lungometraggio è invece Positivə, un documentario sui 40 anni di HIV in Italia, metà documentario d'osservazione, metà documentario tradizionale, con protagonisti del calibro di Loredana Berté, Oliviero Toscani e Jo Squillo. È inoltre l'head of content di VR Italia, il più noto portale d'informazione sul mondo della realtà virtuale in Italia.
BORIS MEGGIORIN
Autore radiofonico ed esperto di fondi UE per la cultura
Laureato in Relazioni internazionali all’Università di Bologna, è un esperto europeo per i progetti che legano le industrie culturali e creative con la riqualificazione urbana e lo sviluppo territoriale. Presentatore radiofonico dal 2014, è autore di programmi radio per l’emittente francese Euradio, e in Italia per “Citofonare Passoni” su Radio Deejay. Ha collaborato con progetti di comunicazione nel mondo editoriale, come il Salone del Libro di Torino e il Festival PordenoneLegge. Poliglotta e appassionato di design sonoro, è stato referente dei progetti internazionali per la professionalizzazione delle carriere musicali dell’incubatore Trempolino di Nantes. Ha lavorato come docente di gestione culturale e internazionalizzazione presso l’Università di Barcellona, la Scuola di Commercio Audencia e l’Università di Nantes. Ha collaborato con il Ministero della Cultura del Governo spagnolo, l’Assessorato alla Cultura del Governo catalano e la Direzione Generale per la Cultura, l’Educazione e l’Audiovisivo della Commissione Europe. Ha co-diretto, co-prodotto e co-animato eventi come Les Ateliers du Quartier de la Création, La Fête de l’Europe en Loire-Atlantique, il TedX La Baule. Relatore di progetti di ricerca in ambito urbano e culturale presso l’Accademia Europea del Design, il Centro per le Politiche Culturali dell’Università di Chicago e il Reeperbahn Festival di Amburgo. Specialista dei Fondi europei per lo sviluppo territoriale, ha contribuito alla riqualificazione urbana del Hospital de Sant Pau di Barcellona. È stato all’origine di progetti internazionali in ambito audiovisivo, teatrale, archeologico e per l’artigianato. Co-autore di lavori di ricerca sull’innovazione incrociata e l’ibridazione fra pratiche artistiche e industria.
ALESSANDRO FOCARETA
Filmmaker, docente e artista visivo
Dopo la laurea in Lettere presso la Federico II di Napoli, approfondisce a Barcellona presso la Pompeu Fabra gli studi in teoria del cinema e fotografia. Nel 2016 finalizza il Master in cinema saggio e documentario alla EICTV di San Antonio de los Baños (Cuba) . Attualmente è impegnato nello studio del Master in linguaggi artistici combinati presso la UNA di Buenos Aires. È organizzatore di workshop dedicati al cinema saggio e sperimentale e insegna Cinema espanso presso la Scuola di Cinema Chavón / Parsons della Repubblica dominicana e presso la Universidad del cine - FUC di Buenos Aires. Il suo primo corto "Obsolete impressions" vince il Festival Construir Cine 2014 e finalista al festival Short on work. Nello stesso anno è co-curatore della sezione audiovisiva del Padiglione della Repubblica dominicana della Biennale d’architettura di Venezia con il corto - istallazione "Afterword". Il suo primo corto documentario girato a Cuba in collaborazione con Abbas Kiarostami, dal titolo "Piccolo Mondo", viene presentato al Festival di Locarno 2016 nella sezione- tributo al regista Abbas Kiarostami e selezionato in numerosi festival internazionali. Nel 2017 realizza il suo primo lungometraggio documentario, "I vetri tremano", presentato al FID Marseille 2017, vince il riconoscimento RAI CINEMA nel 2018 al festival Visioni dal mondo. Nel 2020 partecipa assieme a James Benning ed altri registi al film collettivo "Dancing in the street, 11 gradi di separazione", presentato al DOC Buenos Aires 2020 e al Festival internazionale del Nuovo Cinema Latinoamericano di L’Avana. Il suo ultimo corto "Malgrado tutto" (2021) è stato presentato in numerosi festival internazionali vincendo diversi premi. Attualmente è impegnato nello sviluppo del documentario "Il padre del deserto" finalista a InProgress Milano film network 2018 e vincitore della borsa di sviluppo al Milano Industry DAYS - MID by MFN del 2018.
MARIA PAOLA ZEDDA
Curatrice e critica di performance, danza e arti visive
Maria Paola Zedda è curatrice nell’ambito delle performing art e dei linguaggi di confine tra danza, performance e arti visive. È stata organizzatrice e responsabile della produzione per oltre un decennio nella Compagnia Enzo Cosimi, con cui attualmente collabora in qualità di dramaturg. Come performer indipendente ha ottenuto importanti riconoscimenti quali la Menzione Speciale del Premio Equilibrio 2009. Dal 2011 dirige e cura festival e manifestazioni legati ai linguaggi del contemporaneo collaborando con istituzioni quali MAXXI -Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo, Musei Civici di Cagliari, Hanoi Doclab - Goethe Institut, Musei Civici di Cagliari. Direttrice artistica di Cagliari Capitale Italiana della Cultura nel 2015, dal 2016 vive tra Milano e Cagliari dove realizza e cura numerosi progetti tra i quali Camposud, The Migrant School of Bodies, Swiss Contemporary Factory, e Mappe - Sguardi sui confini nell’ambito di Palazzo Litta Cultura. È codirettrice artistica del DiDstudio, presso la Fabbrica del Vapore, centro per il ricambio generazionale nell’ambito di danza e performance sostenuto dal MiBACT. È stata curatrice del programma di residenze artistiche V_AIR per il Museo MUST di Vimercate dal 2019 al 2021. Dal 2013 è co-direttrice artistica di Across Asia Film Festival, festival cinematografico incentrato sui linguaggi innovativi della scena asiatica contemporanea. Tra i suoi progetti più recenti, Le Alleanze dei Corpi, Abitare Connessioni, vincitore del bando della Direzione Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura Borghinfestival. Nel 2019 ha pubblicato per Editoria & Spettacolo il suo primo saggio, una monografia su Enzo Cosimi dal titolo Enzo Cosimi. Una conversazione quasi angelica nell’ambito della collana Spaesamenti / Portraits a cura di Paolo Ruffini e Matteo Antonaci. Insieme a Chiara Pirri cura la Sezione di Arti Performative del magazine Artribune, dove scrive di danza performance e arti visive. Ha scritto per Alfabeta, Antinomie, Animot.